RINASCERE ogni giorno
La cosa più difficile di quando si desidera cambiare qualcosa nelle nostre vite è aprirsi alla possibilità che questo cambiamento possa arrivare in ogni momento, ogni luogo ed ogni modo. Ci viene spontaneo pensare che debba arrivare esattamente come e quando ce lo immaginiamo noi. E così già, senza accorgercene, gli stiamo chiudendo ogni porta, ogni spiraglio di possibilità di trovarci e di approdare nelle nostre vite.
se chiudo gli occhi…
Provo a ricordarmi cosa vedesse la me di dieci anni fa quando chiudeva gli occhi e immaginava il suo futuro e con grande sorpresa vedo tante cose che poi sono successe.
La cosa strana però è che se ripenso agli anni successivi a quella foto, mentre li vivevo, ho sempre avuto la sensazione che le cose che volevo non stessero succedendo.
Quando è che è successo? Come è che da tanti giorni che sembravano immobili è scaturita una trasformazione incredibile? Come è possibile che tutto sembri fermo anche se in realtà si sta muovendo?
Qual è il progetto della mia Anima?
Siamo sempre tutti alla ricerca di scorciatoie e risposte facili. Tutti vorremmo andare da un’astrologa, una tarologa, una numerologa o chi per lei e uscire un’ora dopo con in mano la missione della nostra Anima, come se fosse un libretto di istruzioni.
Credo invece, ma potrei sbagliarmi, che la missione della nostra Anima sia proprio racchiusa in quella ricerca.
stai usando tutte le tue risorse?
Un tema su cui sto riflettendo molto ultimamente è quello dell’utilizzo delle risorse che sono a nostra disposizione. Mi capita spesso di parlare con persone che mi dicono che stanno aspettando un segno o una direzione da prendere che non arrivano. Quando gli chiedo se hanno provato a chiederlo quasi sempre mi rispondono di no. Se ci pensate è come se noi fossimo seduti al ristorante in attesa che il cameriere ci porti qualcosa senza aver ordinato niente.
La Magia del Processo
Paradossalmente, più guardavo in terra per scovare piccoli pezzetti colorati e meno ne vedevo, più invece mi guardavo intorno in modo disinteressato e più loro trovavano me.
Come nella vita dovevo imparare a praticare quella danza, a mantenere quel sottile equilibrio tra dirigere la mia intenzione in una direzione e poi lasciare andare l’attaccamento al risultato e il desiderio di controllare come e quando sarebbe successo.
Più riuscivo a farlo e più il bottino del giorno era ricco e pregiato.
i cinque steps per manifestare i tuoi sogni
Manifestare i nostri sogni è una capacità innata che appartiene ad ognuno di noi. Infatti i bambini ne sono maestri.
Allora perché quando cresciamo diventa così difficile?
Momenti di dolce attesa
Momenti in cui tutto sembra perfetto.
In cui tutto ciò che è passato sembra avere un senso.
In cui quello che c'è è già abbastanza e anche di più di quello che avremmo mai potuto immaginare.
Sono momenti rari ma così preziosi che valgono tutto lo sforzo che abbiamo fatto per arrivarci.
IL MIO REGALO PER VOI
Ho appena finito la mia pratica mattutina e mi sento estremamente connessa con il mio potere personale e la mia energia, parte di un qualcosa di più grande e aperta a ricevere le infinite opportunità che ci stanno aspettando tutto intorno a noi.
Vorrei poter dire di sentirmi sempre cosí ma purtroppo non è vero. Essere in questo stato di apertura e flow è un lavoro costante e a volte faticoso.
Non dimentichiamoci che essere felici è un continuo allenamento e un lavoro interiore che può nascere solo nel momento presente e non può dipendere da un avvenimento esterno ma da come noi decidiamo di sentirci.
ABBRACCIARE L’IGNOTO
Cosa possiamo fare noi di fronte a tutto ciò?
Possiamo cercare le risposte oltre i limiti di ciò che vediamo e sperimentiamo in quella che chiamiamo realtà.
Possiamo affidarci all’ignoto, anche se ci fa paura, vedendolo come un alleato e non come un nemico.
Possiamo attingere alle nostre risorse interne per essere più forti delle circostanze esterne e avere fiducia anche quando gli ostacoli che abbiamo davanti sembrano impossibili da superare.
LA STORIA DELLA NOSTRA BAMBINA - Parte i: la diagnosi
Il giorno dopo veniamo catapultati in un incubo: passiamo tutta la mattina all’ospedale facendo un’ecografia lunghissima in cui confermano la diagnosi di CCAM, ovvero malformazione cistica al polmone destro. È una malformazione congenita rara di cui non si conoscono le cause né si può prevedere lo sviluppo.
Quello che si sa è che durante la formazione dei polmoni qualcosa è andato storto e al posto di una parte del polmone si formano delle cisti che possono essere di diverso tipo.
LA STORIA DELLA NOSTRA BAMBINA - Parte iI: la disperazione
Il terzo controllo apre uno scenario completamente nuovo, che va sicuramente oltre la nostra peggiore immaginazione. Le cisti hanno iniziato a crescere in modo molto veloce e il CVR che era inizialmente a 0.84 e poi 0.9 schizza improvvisamente a 1.8, facendoci superare la famosa soglia di 1.6 sopra la quale il rischio diventa molto alto. Il cuore della bambina funziona ancora bene ma è tutto spostato e schiacciato verso la parete sinistra del petto a causa della massa delle cisti.
la storia della nostra bambina - parte iii: l’intervento
In poche parole secondo lui bisogna fare l’intervento, che è praticamente l’unica speranza che ci rimane in questo momento.
Questo ulteriore cambiamento di scenario in così poco tempo mi manda nel panico. Inizio ad avere dei brutti presentimenti e a tremare. Non ci possono operare il giorno stesso perché ho mangiato e bevuto acqua (di cui non mi avevano detto niente) e credo che alla fine sia stata la nostra salvezza perché quella giornata era già stata troppo lunga e stressante per il mio corpo per essere in grado di sostenere l’intervento.
la storia della nostra bambina- parte iv: dopo l’intervento
Il giorno che ci dimettono sono passate quattro settimane esatte dalla diagnosi. Quattro settimane così intense e faticose che ci sembrano diversi mesi.
Dopo l’intervento e il ritorno a casa tante cose iniziano a cambiare nel mio rapporto con la bambina.
Io ho un crollo: sento che tutta la tensione e lo stress accumulato in queste settimane viene a galla. Inizio a sentirmi sempre più stanca e fragile, mentre lei sembra sempre più forte e piena di risorse. Alcuni giorni ho bisogno di pensare solo a me e di dimenticarmi quasi di essere incinta.
Riflessioni sui 101 desideri
In questi giorni ho condiviso su Instagram la pratica dei 101 desideri di Igor Sibaldi, che anche io sto sperimentando per la prima volta quest'anno con grande entusiasmo.
Mi sono scritta con alcune di voi che hanno colto il mio invito a sperimentare questa pratica per confrontarsi sulle difficoltà emerse, che sono più o meno sempre le stesse che incontro anche io nel mio percorso e che vedo in tutte le persone con cui lavoro e principalmente sono:
a proposito del tarocco
Visto che me lo chiedete spesso in questo articolo voglio raccontarvi un po’ di come lavoro con il tarocco. Devo dire che mi viene sempre più facile parlare del mio lavoro quando siamo faccia a faccia e mi fate le domande, piuttosto che raccontarmi così.
Da dove cominciare.. Intanto dal fatto che non uso i tarocchi per leggere il futuro, così questo é chiaro fin dall’inizio. Li uso sempre e solo per lavorare sul presente, che è il momento piú prezioso che abbiamo e l’unico in cui possiamo lavorare su noi stessi per costruire un futuro migliore.
l’arte della meditazione
Dove sarei adesso se non avessi iniziato a meditare otto anni fa?
Ovviamente non posso dirlo ma sono sicura che sarei molto lontana da chi sono ora.
La meditazione mi ha permesso di fermarmi ad ascoltare chi sono veramente e silenziare tutte le voci della mia mente che mi dicevano cosa era giusto e sbagliato e quale personaggio dovevo recitare nel film della mia vita.
Mi ha permesso di entrare in contatto con la mia essenza e la mia intuizione.
Di vedere oltre quello che c’era e iniziare a costruire una nuova realtà, di cui solo io percepivo la possibilità.
diario di un aborto spontaneo
Ho deciso di scrivere e condividere queste parole per diversi motivi: intanto perchè mi sono resa conto che per me è terapeutico scriverne e parlarne. E poi perché vedo in ogni dolore che sono chiamata a vivere una risorsa per aiutare gli altri. Quando ho capito quello che mi stava succedendo il mio bisogno più grande è stato quello di ascoltare o leggere le testimonianze di chi prima di me ci era passata, ma non sono riuscita a trovarne nessuna che mi abbia soddisfatta.
Credo che questo sia l’articolo che avrei voluto leggere il giorno che ho capito che la mia gravidanza si stava interrompendo e che quella vita che era appena nata si stava spegnendo e che all’improvviso ho provato così tanta tristezza.
IL MIRACOLO DELL’UNIVERSO
A volte il nostro corpo ci chiede di rallentare, di abbassare il volume di tutto ciò che viene da fuori e di risintonizzarsi con qualcosa di più grande che vive sia dentro che sopra di noi. Proprio in questi momenti, in cui riusciamo ad essere più presenti con noi stessi e meno distratti dalle cose da fare, possiamo sentire la presenza del Divino, che con pazienza e amore cerca di comunicare costantemente con noi, offrendoci la sua guida e la sua saggezza.
Antica benedizione
“Ho liberato i miei genitori dalla sensazione di avere fallito con me.
Ho liberato i miei figli dal bisogno di portare orgoglio per me; che possano scrivere e percorrere le loro proprie vie secondo i loro cuori, che sussurrano tutto il tempo alle loro orecchie.
Ho liberato il mio uomo dall'obbligo di completarlo, di completarmi. Non mi manca niente, imparo per tutto il tempo, insieme a tutti gli esseri. Mi piacciano o non mi piacciano.
Ringrazio i miei nonni e antenati che si sono riuniti affinché oggi io respiri la Vita.
Il cammino verso casa
Pensiamo di dover andare chissá dove e di dover essere diversi, quando alla fine si tratta di un cammino verso casa, di ricordarsi chi siamo, di riconnetterci con ció che giá esiste dentro di noi e che era cosí chiaro quando siamo arrivati su questa terra.
Piú cammino e piú in realtá mi sembra di tornare alle origini, di riconnettermi con la me bambina, che sapeva cosa gli piaceva e la faceva sentire viva e lo faceva senza preoccuparsi del risultato o delle conseguenze.