La Via del cuore
Sento che tante cose stanno cambiando negli ultimi mesi. Prima fra tutte una nuova morbidezza che sta nascendo dentro di me. Una voglia di fare le cose da uno stato di rilassatezza e distensione.
Questo nuovo stato mi ha fatto rendere conto di quanta tensione e rigidità mi accompagnasse spesso in gran parte della mia vita e quanto queste fossero così radicate dentro di me da non accorgemene.
Quel bisogno di dover controllare, raggiungere, dimostrare, spazzare via gli ostacoli e le difficoltà con forza e determinazione che spesso nella nostra società vengono viste come qualità positive che denotano forza, erano invece diventate dei blocchi. Alla fine magari mi avevano anche fatto raggiungere ciò che mi ero prefissata ma a quale prezzo? Il prezzo di non godermi veramente il percorso, ogni passo fatto per arrivarci, un senso di stanchezza e di affaticamento che prendevano il sopravvento sulla gioia e sulla soddisfazione. Una sensazione di non stare facendo mai abbastanza e di essere ancora molto lontana da dove volevo essere, delle aspettative che gravavano pesanti sulle mie spalle, come un macigno da portarsi dietro.
Così ho iniziato a provare a togliermi piano piano questi pesi cercando di rendere il percorso un po’ più leggero e piacevole. Iniziando a concentrarmi non tanto su dove volevo arrivare ma su quello che avrei fatto per arrivarci cercando di renderlo il più piacevole e nutriente possibile per me. Iniziando a provare profonda soddisfazione e gratificazione già solo per il fatto di farlo.
Ho sempre condiviso, ma forse non tutti lo sanno, che fare questo lavoro, che sento essere ciò che desidero profondamente e che la mia Anima mi sta chiedendo di fare, è sempre stato molto difficile per me. Non nel momento in cui facilito le sessioni, guido le meditazioni o faccio le letture di tarocchi. Quel momento è sempre venuto estremamente piacevole e spontaneo perché non sono quasi io a fare o a parlare ma mi abbandono a un qualcosa di più grande che mi guida e tutto fluisce naturalmente. Ma il dover farmi vedere, parlare del mio lavoro e comunicare quello in cui credo veramente continua a risvegliare in me paure, ferite e insicurezze profonde che non avrei mai creduto. Mi ha messo e mi mette tuttora estremamente alla prova.
Pensavo di essere io ad avere qualcosa di sbagliato e invece alla fine ho capito che é cosi per tutti (o almeno per molti). Che portare nel mondo i propri talenti e manifestarsi è estremamente difficile perché la nostra Anima e la nostra Personalità sono costantemente in lotta fra di loro. Recentemente ho ritrovato tra i miei appunti questa frase che dice: “Manifestarsi è un rischio, una fatica, un dramma. Uscire dalla comodità, mettere in discussione. Fare il salto della fioritura facendosi carico e sostenendo chi si è” e per me è esattamente così.
Ciò che però sta finalmente cambiando il mio modo di vivere questo viaggio verso la mia manifestazione è stato iniziare a spostare l’attenzione sul fatto che già solo farlo è per me una grande vittoria. Scegliere ogni giorno di portare nel mondo una piccola azione che mi fa paura ma che mi avvicina al progetto della mia Anima è di per se una conquista.
Fare una scelta, piccola o grande che sia, dettata dal mio cuore senza lasciare spazio al dubbio di interferire è un dono meraviglioso che sto facendo a me stessa. Dire si a qualcosa perché sento quell’entusiasmo che viene dalla mia intuizione, anche se da un punto di vista razionale non ha senso o non sembra la cosa giusta è un’enorme rivoluzione. Impegnarmi con costanza e motivazione nel mio lavoro e in quello che mi sento di offrire al mondo anche se a volte mi sembra troppo da sostenere è un dire si alla chiamata della mia Anima e accettare le prove che questo comporta.
Essere orgogliosa di me ogni giorno, per come sto affrontando la mia vita e per come sto provando a viverla con uno scopo più alto, senza concentrarmi sui risultati che raggiungo o le cose che ho cancellato dalla lista della mia agenda sta dando tutto un altro senso a questo viaggio e mi permette di rimanere ancorata all’intento più autentico, la motiv-azione che è quello che motiva la mia azione, spesso così facile da perdere di vista.
Un senso di amore per me stessa, i miei talenti e la mia vita, di gioia e di devozione verso la mia Anima e la sua Visione che io mi sto impegnando a portare su questo piano materiale. Un senso profondo di gratitudine per tutto quello che ho ricevuto e che ho costruito in questi anni.
Essere in pace con le nostre azioni e le nostre scelte e riuscire a stare in questa frequenza, indipendentemente da quello che succede intorno a noi, ci permette di essere aperti ai miracoli e alla magia. Ci libera dai blocchi e dalle resistenze che inconsciamente ci portiamo dietro e ci tengono ancorati al passato e permette alla vita di fluire attraverso di noi, sorprendendoci ogni giorno con la sua saggezza e la sua perfezione.
Ci fa sentire al sicuro, protette e stabili ovunque siamo, anche quando ci sentiamo vulnerabili e impaurite. Ci permette di aprirci a nuove soluzioni, idee e opportunità che magari solo poco tempo prima ci sembravano impensabili.
Ci fa lasciare andare il nostro bisogno di controllo perché sentiamo che anche se non sappiamo e non pilotiamo possiamo comunque sentirci al sicuro e che ce la faremo.
Lasciamo che le cose che ci sono destinate accadano, che i miracoli non solo avvengano (perché quelli avvengono indipendentemente da noi) ma che noi li possiamo vedere.
Questo nuovo approccio sarà proprio il cuore dei miei nuovi percorsi individuali: mettersi in ascolto del nostro cuore per farci guidare da lui come una bussola, per aprirci alla magia della vita, sentendoci sicure e radicate. Per trasformare le nostre paure ed entrare in contatto con quell’essenza che vive veramente al di là dei nostri blocchi e delle nostre resistenze. Per iniziare a sentirci profondamente nutrite e soddisfatte, morbide e amorevoli, senza proiettare le nostre aspettative sul futuro, su un qualcosa o un qualcuno che ci mancano. Per esprimere ogni giorno il nostro potenziale e fare quei piccoli passi che ci permettono di manifestare la nostra vera natura.
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