chi me l’ha fatto fare?
Tutte le volte che si avvicina uno degli incontri che organizzo c'è un momento (a volte anche più di uno) in cui penso di mollare tutto e di cancellarlo. In cui mi chiedo se ha senso quello che sto facendo e perché a volte mi costi cosi tanta resistenza. In cui sento che il mio lavoro non è compreso o valutato come vorrei e che forse sto solo perdendo tempo.
Poi alla fine vado avanti per la mia strada e lo faccio (questa volta anche soprattutto grazie alla mia amica Stea) e appena le persone si siedono e iniziamo l'incontro tutto comincia a fluire nel modo più naturale possibile, come una danza.
Il dono della crisi
Periodicamente mi trovo a vivere delle piccole crisi, che ho imparato ad apprezzare in quanto fondamentali per il mio percorso perchè mi costringono a fermarmi e ascoltare cos’è che non va, dov’è che mi sto allontanando dal mio cammino. Ogni volta mi fanno arrivare ad uno stato di totale abbandono, in cui mollo la presa su tutto e mi ritrovo in ginocchio a pregare l’universo di mandarmi il supporto di cui ho bisogno e di mostrarmi la via. E ogni volta che lo faccio e che sono aperta a ricevere, i segni arrivano senza farsi attendere troppo nel modo e nei luoghi più inaspettati a mostrarmi quello che devo vedere e il prossimo passo che devo fare.
diario di un salotto gentile
Martedì 21/3 ci siamo ritrovati come facevano i nostri antenati per celebrare il rito di passaggio dell'Equinozio di primavera. Non credo di poter raccontare veramente l'energia speciale che si è creata in questa serata.Il bello del Salotto Gentile è che non è solo uno spazio di pratica e rituali, ma proprio come un salotto un luogo conviviale in cui spiluzzicare, raccontarsi e conoscere altre persone. Uno spazio dove Materia e Spirito si incontrano e ogni gesto diventa un rituale di consapevolezza, cura e amore.
sul cuore
Stamani durante la mia pratica mi sono presa un momento per ascoltare e ringraziare il mio cuore.
Senza di lui chissà dove sarei adesso. È lui che mi ha fatto uscire da relazioni che non mi facevano bene, che mi ha spinto a lasciare un lavoro che non mi gratificava più, che mi ha fatto viaggiare e andare via da qua ma mi ha anche indicato la strada di casa quando era il momento di tornare.
l’arte di vedere l’invisibile
Visione è l’arte di vedere ciò che è ancora invisibile. Creare una Vision Board è un processo creativo molto interessante che ci permette di esprimere ciò che vive nel nostro inconscio sotto forma di immagini, colori e parole.
pronta per un nuovo capitolo
Il 2022 è stato sicuramente uno degli anni più sorprendenti della mia vita. È stato come un rito di passaggio, che mi ha fatto capire che era il momento di tornare a casa. In tutte queste cose che sono successe devo dire che quello che mi ha sorpreso più di tutto è stata la fiducia che sono riuscita a coltivare in questo anno, che mi ha dato la forza di affrontare tutti questi cambiamenti con apertura e stabilità.
il giudizio e la comunità
Quasi ogni mattina, mentre bevo il caffè, pesco due carte dal mazzo degli Arcani Maggiori dei Tarocchi: la prima che rappresenta come mi sento e quale archetipo incarno in quel momento e la seconda che mi consiglia cosa posso integrare in questa giornata.
É come se ogni mattina il Tarocco riuscisse a fare una fotografia di cosa sta succedendo dentro di me ed è sempre molto chiara e puntuale.
la danza
Da anni ormai sto vivendo una lotta interiore tra una parte di me che vuole espandersi e fiorire e il mio ego che le intima di non farlo, di stare dove sta, di non prendere troppo spazio, di non essere troppo visibile.
Queste continue espansioni e contrazioni, passi avanti e poi indietro, momenti di avanzamento e spinte per poi sentirsi tirati di nuovo indietro sono stati faticosi.
sostenere il peso dei propri desideri
A volte abbiamo paura di sognare perché pensiamo di non riuscire a sostenere il peso dei desideri che potrebbero emergere. Temiamo che anche solo esprimerli ci faccia sentire la frustrazione di non aver (ancora) quello che vogliamo. Ma se non ci concediamo neanche la libertà di sognare possiamo stare certi che quel desiderio non arriverà.
change your mind, change your life
I strongly believe, every day more, that we are the creators of our own reality and everything that manifests outside is a projection of our unconscious. I know it might sound unbelievable, but I experienced that when we say no to something is not good for us (work, relationship or whatever) we open the door for new opportunities and miracles.It’s our energy and intentions attracting and rejecting every person, relationship, work, experience, emotion in our life.
someone is listening
Do you ever have the feeling that someone out there is listening to what you say and sending your way what you are asking for?
Something like a couple of months ago I was sitting with Ben in my current favorite cafe in Amsterdam where I usually go alone with Nino to eat delicious food and write or read my book.
I saw some people climbing the stairs and said out loud to Ben: I would really love to see the room they have upstairs before leaving Amsterdam (it’s a space they rent for private events only) and then forgot about that.
from victim to creator of our life
The biggest shift we can aim for is deeply understand that we are not passively witnessing our life, as powerless beings, but we can be the creator of our most authentic and aligned experience.
We tend to face events as they are happening to us and there is nothing we can do.
When my life fell apart and my heart cracked open in 2015 I put myself in the role of the victim. I had a pretty solid storytelling going on in my mind: I was the good one, the perfect girlfriend who trusted and loved him and he was the bad one, who lied repeatedly and cheated on me.
standing still in transformation
Exactly three years ago I was sitting in my Ducato van with my dog Nino and a lot of stuff, about to leave Florence, where I was born and spent 31 years, to start my solo journey to Amsterdam.
I drove for three very cold and snowy days, stopping at gas stations on the way to have work calls with clients 😅.
When I arrived at my new place, on a windy Friday evening of February, I was excited, exhausted and a bit scared at the same time and had no idea what was coming next.
Looking back to these three years they have been the more surprising, transformative and unexpected of my life.
Manifesting my dream life
I remember very vividly the first time I met my highest self and envisioned my dream life.
Those images and feelings that I felt so alive and present during my meditation looked actually very far away from my reality. But the highest and wisest future version of myself, who looked so confident, peaceful and free, reassured me that I just needed to patient and trustful and that everything would have gone in that direction, without so much effort.